presentazione del libro di Gianni Oliva
venerdì 21 febbraio 2025l, ore 21.00
45 milioni di antifascisti
Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il Ventennio
di Gianni Oliva
Il 25 luglio 1943 in Italia c’erano 45 milioni di fascisti. Il giorno dopo 45 milioni di antifascisti. La frase attribuita a Winston Churchill fotografa con la forza del sarcasmo la condizione di un Paese che nel 1940 è entrato in guerra inneggiando all’aggressività fascista e tre anni dopo, caduto il Duce, se ne è prontamente dimenticato. Il nuovo saggio di Gianni Oliva parte da questo spunto per sviluppare una doppia analisi: sul piano storiografico si documenta la continuità della classe dirigente tra «Stato Fascista» e «Stato Repubblicano», sul piano politico si analizza invece la costruzione della memoria collettiva dopo il 1945, quando l’Italia si è autorappresentata come paese vincitore e si è usata la Resistenza, opera di una minoranza, come alibi per assolvere la maggioranza degli Italiani dalle responsabilità del Ventennio. Ne emerge una riflessione su quanto i «conti non fatti sul passato» pesino ancora sul presente.
GIANNI OLIVA, docente di Storia delle istituzioni militari, ha dedicato molti studi al periodo 1940-45. Da Mondadori ha pubblicato, tra gli altri, “I vinti e i liberati”, “Foibe”, “Si ammazza troppo poco”, “Soldati e ufficiali”, “Il tesoro dei vinti”, “Gli ultimi giorni della Monarchia”, “La guerra fascista”, “La bella morte”, “Il purgatorio dei vinti”. È presidente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.