I CERI A ROMA, 1930
Poco più di un anno dopo Venezia, i ceri per la seconda volta lasciano Gubbio. L’occasione è data questa volta dalle nozze del principe Umberto, figlio del re Vittorio Emanuele III ed erede al trono, con la principessa Maria GJosè del Belgio. L’Opera Nazionale Dopolavoro organizza un secondo raduno nazionale dei costumi italiani per celebrare le nozze e questa volta il dibattito cittadino neanche inizia, perchè “le superiori Gerarchie del Partito e la Direzione dell’O.N.D. ordinano categoricamente che la provincia di Perugia sia rappresentata dai Ceri di Gubbio” (Il Risveglio Eugubino, a. IV, 1929, dicembre 1929). I Ceri lascano la Basilica dei Sant’Ubaldo domenica 26 dicembre, in mezzo a una spessa coltre di neve. Il fotografo Zoe Rossi, così come accaduto nel settembre 1928, documenta tutta la spedizione eugubina verso la Capitale. Le nozze si svolgono il 7 gennaio e l’omaggio ai novelli sposi avviene nella Piazza del Quirinale, con la pavimentazione ricoperta di tufo per favorire il passaggio dei cavalli.
[da G. Sannipoli, Tutti i colori dei Ceri. Volti e storie di una Festa senza tempo, Media Video, Gubbio 2021, pp. 228-229]
Documentazione fotografica:
Bibliografia essenziale:
I. Ciaurro, I Ceri a Gubbio in … inverno, in “Il Giornale d’Italia”, XXX, 1930 (31 gennaio 1930)
A. Barbi, La Festa dei Ceri durante l’ascesa del fascismo (1921-1930), “Edizioni Ceraiole”, Gubbio 2022, pp. 83-92.
G. Sannipoli, Tutti i colori dei Ceri. Volti e storie di una Festa senza tempo, Media Video, Gubbio 2021, pp. 228-229.