David Seymour detto Chim è stato uno dei fotografi più importanti del Novecento. Nato con il nome di David Szymin, nel 1911, a Varsavia, proviene da una famiglia di editori che producevano opere in yiddish ed ebraico. Assieme alla sua famiglia si trasferisce in Russia allo scoppio della prima guerra mondiale, tornando a Varsavia solo nel 1919.

Dopo aver studiato stampa a Lipsia e chimica e fisica alla Sorbona di Parigi, all’inzio degli negli anni ’30 conosce David Rappaport, proprietario dell’agenzia fotografica parigina Rap. E’ in questa agenzia che impara l’arte della fotografia. Ben presto diviene molto apprezzato e dal 1934 i suoi racconti illustrati compagliono regolarmente sulle riviste Paris-Soir e Regards.

Dal 1936 al 1938 è inviato in Spagna, dove si occupa della guerra civile spagnola. Dopo la sua conclusione vola in Messico, per altro incarico, assieme ad un gruppo di emigrati repubblicani spagnoli. Allo scoppio della seconda guerra mondiale si trasferisce a New York, dove adotta il nome di David Seymour, mentre entrambi i suoi genitori, in Polonia, sono uccisi dai nazisti. Presta servizio nell’esercito degli Stati Uniti (1942-45), vincendo una medaglia per il suo lavoro nell’intelligence.

Dopo la guerra, nel 1947, insieme ad altri fotografi come Cartier-Bresson, Capa, George Rodger e William Vandivert, fonda Magnum Photos. L’anno successivo è stato incaricato dall’UNICEF di fotografare i bambini bisognosi d’Europa.

Negli anni ’50 è a Roma, dove diviene il ritrattista di fiducia di molte star del cinema, tra cui Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Ingrid Bergman, le cui immagini erano molto richieste da riviste come Life. In questo periodo viaggia molto per l’Italia e nelle terre bagnate dal Mediterraneo.

Il 10 novembre 1956 resta ucciso una mitragliatrice egiziana, assieme al fotografo francese Jean Roy, mentre si recano a fotografare uno scambio di prigionieri, all’indomani della crisi di Suez.

David Seymour fu a Gubbio, a quanto sembra, il 15 maggio del 1951. Lascia almeno due fotografie della Festa dei Ceri, oggi conservate presso la fototeca della National Gallery of Art di New York.